Relazioni che nutrono

Cop relazioninutrono7E' uscito il nuovo numero della Rivista Italiana di Counseling che ospita il nostro contributo “Counseling Motivazionale: un aiuto a coltivare il senso della propria nutrizione”. L’abstract. Nutrirsi significa garantire le condizioni per cui possa continuare giorno dopo giorno l’evoluzione, la crescita personale, significa individuare uno spazio e un tempo da dedicare a sé, in cui tutto questo possa avvenire. Mangiare troppo e male vuol dire avere un cattivo rapporto con il cibo, collegato a bisogni profondi e non sempre consapevoli. Questo rapporto copre aspettative, passioni non soddisfatte altrimenti e dona una complessa compensazione. Complessa al punto che la persona perde e sacrifica in questo rapporto parti essenziali della sua vita e delle sue possibilità di benessere. L’uso del cibo come medium emozionale di valorizzazione Nel lavoro proposto si mette a fuoco uno dei più importanti tratti comuni al disarmonico comportamento alimentare: l’uso del cibo come medium emozionale di valorizzazione, dove esso rappresenta, cioè, il mezzo di più facile accesso riconosciuto dallapersona per rifuggire sensazioni di vuoto-dolore o per accedere a stati emozionali che rimandino consistenza e piacere. Il cambiamento come crescita emozionale e culturale (personale, sociale e antropologica). Attraverso l’accoglienza, l’ascolto profondo, l’empatia, la relazione, la persona può far emergere una comprensione-accettazione-differenziazione-ecologia di sé. La comprensione del proprio rapporto col cibo. La relazione viene qui intesa da un punto di vista olistico. Dove la persona e il cibo sono legati da una  finalità di nutrimento e di rinnovamento. Di nutrimento globale. Del corpo, del cuore, dell’anima e della mente. L’immagine è quella di un puzzle che può costituirsi e rendersi significativo solo nell’insieme delle mattonelle armonicamente collegate. Come dire: non di solo pane si nutre l’uomo. Nutrire il proprio gusto interiore alimenta una sincera autostima e, quindi, rende indesiderabile l’abuso di cibo (o di quant’altro).  Sviluppare e mantenere un senso interiore di sé, di benessere, di integrità e persino un collegamento con qualcosa di profondo in noi, crea   sostegno nelle difficoltà  così come nei periodi felici perché ci fa sentire persone dotate di senso e di valore, di un prima e di un dopo, seppur ben focalizzati nel qui e ora. Per leggere l'articolo intero clicca qui: http://www.antoniobimbo-counselor.it/attachments/article/59/Counseling%20Motivazionale_nutrizione.pdf

Benessere interiore

 

Counseling Motivazionale e Benessere, vedi la brochure del corso

Noi siamo quello che facciamo entrare nella nostra mente. Ok, allora scegliamo per bene ciò di cui ci nutriamo, vale a dire, tutto ciò che facciamo entrare in noi attraverso i nostri sensi. Ecco, scelti per voi, alcuni modi con cui i partecipanti ai miei seminari hanno risvegliato il benessere sopito dentro di loro. Provateli al mattino, prima di iniziare la vostra giornata e vi orienterete al meglio di voi stesse.

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Emanciparsi dalle dipendenze

Emanciparsi dalle dipendenze

Cosa spinge le persone ad avere comportamenti distruttivi, come bere, fumare, mangiare troppo, giocare d'azzardo, avere pensieri fissi, emozioni bloccate o assumere droghe? Questi comportamenti sono in realtà il risultato della frustrazione, dell'insoddisfazione e del senso di vuoto che la persona prova. Sono il tentativo di sfuggire a quello stato d'insoddisfazione con comportamenti che producono un provvisorio cambiamento di stato. Queste situazioni assorbono energie vitali, interessi e pensieri, alterando i rapporti con gli altri e con se stessi. Al punto che la persona perde e sacrifica nel rapporto con il cibo, con altre sostanze o con le proprie modalità reattive, parti importanti della sua vita e delle sue possibilità di benessere. Cosa fare di questo vuoto interiore che sembra avvolgere tutto il nostro tempo? Quali sono le vie di una sincera autostima, della crescita personale, della consistenza interiore? E' utile un cambiamento semplice e autentico. Cominciamo a pensare e sentire, prima di tutto, che non siamo spettatori passivi della vita, votati al nulla, soli e frenetici come schegge impazzite, ma siamo parte di un percorso dotato di senso e di valore, di un prima e di un dopo. Il Counseling Motivazionale Integrato vi introdurrà all'ecologia del cambiamento. Lo farà non soltanto con le parole ma soprattutto con esperienze pratiche. Costituirà un primo importante passo nel cammino interiore verso l'affermazione della vostra personalità, la scoperta delle sue potenzialità, la conquista di un senso di benessere che vi farà sentire meno in balia degli eventi e più fiduciosi nelle proprie risorse. Poi ciascuno deciderà, in completa autonomia, quanto e come continuare questo viaggio alla riscoperta di sé, per imparare a prendersi cura del proprio benessere.
Il nostro counseling si rivolge a persone che hanno difficoltà a vivere le proprie decisioni, ad avere stati emozionali fluidi, che hanno problemi di alimentazione, di fumo o di abuso di altre sostanze, a chi vuole conoscere l'argomento per capire ed essere d'aiuto a sé, a parenti ed amici, a chi vuole approfondire la tematica per motivi professionali.

Per ogni informazione potete scrivere a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.  e vi risponderemo con piacere.

Anche per ricevere il libro scrivete a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.  . Per approfondire, leggi l'articolo VOGLIA DI RIFIORIRE.Nuove dipendenze

Rivista Italiana di Counseling

CopertinaRIC
  

Una rivista interamente dedicata al counseling edita dall’associazione professionale di categoria AssoCounseling.

La Rivista Italiana di Counseling è un semestrale di divulgazione scientifica sul counseling.

La Rivista Italiana di Counseling ospita contributi dei soci di AssoCounseling e di personalità di rilievo nel mondo del counseling al fine di contribuire alla condivisione del sapere comune caratteristico della nostra professione, e vuol essere uno strumento autorevole e concreto per la circolazione di idee, prospettive, pratiche e riflessioni che abbiano allo stesso tempo originalità e fondatezza scientifica.

Fatta salva la possibilità di inserire contenuti straordinari, la rivista è strutturata secondo il seguente schema:

a) Buone Pratiche
b) Quadri teorici
c) Strumenti
d) Casi ed esperienze

Il primo numero della rivista è uscito il 5 aprile 2014. Leggi qui il nostro articolo.

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