Voglia di rifiorire

Nuove dipendenzeLiberarsi dal fumo, dai disordini alimentari e

da quei piccoli ma fastidiosi disagi

che disturbano la nostra vita quotidiana, è possibile

         Cosa può spingere le persone a crearsi comportamenti potenzialmente distruttivi, come l'abuso di alcol, il gioco d'azzardo o il mangiare compulsivamente? Al di là dell'ipotesi banale che si possa mangiare troppo per golosità, o che non si riescano a mantenere stili di vita orientati al benessere per mancanza di volontà o per pigrizia, bisogna considerare che questi comportamenti possono venire a colmare alcuni nostri bisogni, aspettative e passioni rimaste insoddisfatte.

 

          Il tentativo di distrarsi dal quel insidioso senso di vuoto con comportamenti che producono un provvisorio cambiamento di stato è il motivo per cui si può cadere in una delle spirali delle dipendenze, per tentare di cambiare il proprio stato emozionale, perché non si ama il modo in cui ci si sente e si cerca di alterarlo.

 

            Le persone che si trovano in questa situazione vanno alla ricerca di quanto nel loro specifico possa colmare questo vuoto funzionale: comportamenti eccessivi, capaci di donare il senso del brivido, dell'emozione; sostanze stupefacenti o attenuanti il senso di buco interiore, persone presunte onnipotenti in grado di placare la vulnerabilità e la tensione narcisistica. Tutte queste situazioni assorbono la domanda di senso, di sostanza, di sentirsi vivi, rimasta insoddisfatta, senza capacità personale di risposta. La assorbono e intrappolano l'individuo nella dipendenza e nel suo vorticoso girare a vuoto.

 

            Certo, esistono gradi molto diversi di vivere la noia/insoddisfazione quotidiana. E questo fa la differenza di qualità. E' anche vero che i meccanismi bio-psico-sociali delle dipendenze possono scambiare le cause con l'effetto, in una circolarità che ricorda il dilemma del è nato prima l'uovo o la gallina?

 

            Nel Counseling Motivazionale Integrato® si mette a fuoco uno dei più importanti tratti comuni alle dipendenze: la ricerca di comportamenti compulsivi e/o di sostanze come medium emozionale di valorizzazione; dove essi rappresentano, cioè, il mezzo di più facile accesso riconosciuto dalla persona per rifuggire sensazioni di noia-vuoto-dolore e/o per accedere a stati emozionali che rimandino consistenza e piacere.

 

            Si inserisce qui il significato di dipendenza come metafora di un problema, come arma a doppio taglio con cui si cerca una soluzione, ricerca maldestra e pagata a caro prezzo. Per uscire dalla dipendenza si deve però tener conto di quel tentativo, nel senso di riuscire a differenziare il comportamento problematico dalle finalità che esso vuole perseguire.

 

            Cogliere ed affrontare questa separazione vuol dire costruire un passaggio fondamentale nella crescita di una persona. Il passaggio dal vuoto, dalla chiusura (bisogno di amplificare lo stimolo per percepirne il senso, il gusto) all'individuazione di un proprio gusto interiore. Il gusto interiore riguarda la qualità delle emozioni percepite, la capacità di provare piacere ed entusiasmo per quanto si sta facendo e di andare avanti in ciò che dà un senso alla propria vita e procura un'intima soddisfazione.

 

            Ad esempio, per liberarsi dal fumo senza incorrere in controindicazioni, la forza della volontà è necessaria, ma non è sufficiente. Sarebbe come chiedere ad una persona di sollevarsi tirandosi su per i lacci delle scarpe. Invece, il cambiamento che si attiva nei nostri percorsi di counseling agisce dall’interno. In essi si aiuta a sviluppare e mantenere un senso interiore di sé, di benessere, integrità, e persino un collegamento con qualcosa di profondo in noi, che ci possa sostenere nelle difficoltà così come nei periodi facili.

 

            Dalle dipendenze è possibile liberarsi. Il Counseling Motivazionale disegna un percorso possibile: per prendere confidenza con i propri stati interiori, con il senso, le fatiche ed il gusto che rimandano; per prendere confidenza con la possibilità di individuare una certa direzione della propria vita, imparando a sentirsi un po' meno in balia degli eventi e un po' più confidenti dei propri limiti e delle proprie risorse. Questo è il significato profondo, cioè affettivo oltre che professionale, che riconosciamo al programma di emancipazione dalle dipendenze qui presentato.

 

            Il nostro counseling si rivolge a persone che hanno difficoltà a vivere le proprie decisioni, ad avere stati emozionali fluidi, che hanno problemi di alimentazione, di fumo o di abuso di altre sostanze, a chi vuole conoscere l'argomento per capire ed essere d'aiuto a sé, a parenti ed amici, a chi vuole approfondire la tematica per motivi professionali.

 Vedi BOX Studio di Counseling Motivazionale Integrato 

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 Dott. Antonio Bimbo Counselor Supervisore, Certificazione A0128 AssoCounseling.

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Per approfondire vedi: rete nuove dipendenze.

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