Qualche riga di "Dove nascono i sogni"

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Ora i loro moti sembrano quietati. Il marinaio guarda Ioanna, segue il suo respiro regolare, i suoi occhi battere lenti un tempo interiore, così come il vento soffia calmo fuori della casa, un ritmo che via via riprende fiato e muove la porta e gli scuri, li batte cautamente facendo entrare un'aria nuova, portata dal mare a dire chissà cosa.    

"Dove volano gli angeli libererò il mio canto d'amore per te". La voce di Ioanna lo rapisce completamente. Si chiede da dove provengano quelle parole, non le ha udite nel sogno, sembra che rimbalzino direttamente   dentro di lui, da un recesso non ancora conosciuto, da una zona d'ombra o da un riflesso di luce che gli si posa dritto negli occhi.    

Il volto di Ioanna non è nuovo nella sua memoria. Come l'avesse già incontrato, non sa quando, forse anni o forse millenni fa. Ma dentro di lui esistono delle tracce che lo portano verso quella donna. E' questo il sentimento che lo anima. Un sentimento dai contorni incerti, delicato e misterioso, ancora troppo acerbo per poterlo assaporare. Lo lascia vagare nella sua mente, senza aggredirlo, lo lascia libero di affacciarsi e di ritrarsi, di sfuggirgli, perché sente che non può fare altrimenti,  perché sente che solo così potrà altrettanto liberamente tornare a vivere in lui.

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